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Prestiti ed investimenti sempre più “social”

L’avventura delle società che si occupano di prestito tra persone (social lending o p2p lending) è iniziata nel 2005 in Inghilterra per mezzo della società Zopa , L’avventura è poi continuata in Italia dove Zopa però non ha vuto il medesimo successo inglese e la sua attività è stata bloccata nel luglio 2009. Ad oggi Zopa Italia è stata ricapitalizzata (come ha confermato nel blog aziendale  l’amministratore delegato Maurizio Sella in data 8 Novembre 2011) e ritornerà ad essere operativa in autunno.Operativissimo ed in prima linea è invece è prestiamoci.it  che al momento è l’unico operatore ad occuparsi di prestito tra persone nel territorio Italiano.

 Ma come funziona il prestito tra persone?

Non stiamo parlando né di Venture Capital né di Crowd Funding,  essenzialmente il Social Lending è come un prestito normalissimo che la banca potrebbe concedere al singolo individuo partendo da 500€ fino a 25.000 €. C’è una differenza sostanziale però non c’è il costo di intermediazione bancaria ed è quindi eliminata dalle spese di rimborso una determinata percentuale di interesse. L’abbattimento di questi costi è possibile perchè il prestatore e il contraente del prestito vengono messi in comunicazione diretta.

Il tasso di equilibrio adottato nel caso di  prestiamoci.it è in definitiva del 7%.
Per coloro che desiderano richiedere un prestito in questa pagina facebook è possibile calcolare l’importo dovuto menislmente comprensivo del TAEG. La commissione di prestiamoci.it risulta essere l’1,2 % dell’importo del prestito erogato.

 La possibilità d’investimento

Diversa e di sicuro interesse è anche la possibilità di prestare dei soldi, essenzialmente investirli, attraverso il portale e ricevere ogni mese per tutta la durata del finanziamento  l’importo della rata stabilita comprensiva degli interessi maturati nel proprio conto corrente.
In questo modo potremo investire una determinata somma ma non senza  informarci precedentemente sulla “sicurezza” e “fattibilità” del progetto in cui stiamo investendo.
Prestiamoci.it normalmente predilige finanziare progetti che abbiano alla loro base una spesa intelligente, un progetto personale che riguardi il miglioramento della qualità della vita del richiedente. Attualmente ci sono 8 progetti in fase di coperura e 32 progetti per cui  si sta ancora raccogliendo tutta la documentazione necessaria.
Tutto ciò per il privato investitore vuol dire una conoscenza piena del progetto che si sta “appoggiando”  mediante il proprio investimento e quindi la possibilità di finanziare solo “un’opportunità d’investimento che meriti fiducia”

 Qualcosa di più in merito a prestiamoci.it

Prestiamoci.it è nato circa un anno fa e fino ad ora le domande ricevute sono state circa 246 per circa due milioni e mezzo di euro. I progetti fino ad ora finanziati sono stati 46, per un totale di 238.989 euro.
Ma chi c’è dietro a questa community per il prestito tra persone? La risposta è AGATA spa (acronimo per Aiutare Gli Altri Ti Aiuta) che detiene il marchio prestiamoci.it.

Pagina principale di prestiamoci.it

AGATA spa nasce nel 2007 ad Ivrea per volontà di Mariano Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi,  ed è una società finanziaria regolamentata dall’articolo 106 del testo unico bancario (1° comma 1. L’esercizio nei confronti del pubblico dell’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è riservato agli intermediari finanziari autorizzati, iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia.)

Nel Gennaio 2011 è nata la community d prestiamoci.it che come si scopre dalla sezione chi siamo del sito  segue alcune linee principali e quella che desta maggior interesse e possibili validi sviluppi è di sicuro quella che riguarda le PMI
Offrire alle PMI e ai liberi professionisti alcuni strumenti – economici e di consulenza – per intraprendere una nuova attività, ampliarne una già esistente o incontrare possibili partner per progetti condivisi.”

Prestiamoci ha aperto il proprio azionariato a Smava (il più grande operatore nell’ambito del prestito tra persone presente in Germania, le cui azioni, in seguito ad un recente fundraising, appartengono per il 10% a Banca Sella) che è ne divenuta azionista di maggioranza relativa.
Alexander Artopè, fondatore e CEO di Smava, sottolinea: “Questa operazione rappresenta un’importante opportunità di sviluppo nella strategia a lungo periodo di Smava.”
Per Smava questa operazione ha sicuramente un valoro rafforzativo mentre per prestiamoci.it, come spiega l’amministratore delegato Mariano Carrozzi questa operazione “rafforza la compagine sociale con un operatore industriale in grado di apportare un importante know how”.

Prima sono arrivati I social media (twitter, facebook…), poi il social shopping (Groupon…) ed ora il social lending, sembra che il futuro in grado di cambiare e far girare nuovamente l’economia sia del tutto in mano ai singoli individui, forse l’economia stessa è destinata a diventare social. Chiedetelo alle banche.

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