PMI nordEst

Innovazione

Contatto con azienda veneta per piano export @Lavvelenata

By susanvg via Flickr – Creative Commons Attribution

Ripubblichiamo qui su pminordest.it un post che gentilmente @Lavvelenata ci ha dato la possibilità di utilizzare. @Lavvelenata fa il suo lavoro di consulenza con passione tutti i giorni e tutti i giorni si scontra con mentalità imprenditoriali venete che seguono ancora vecchi modelli strategici, di sviluppo e perchè no di pensiero.

Sorridendo (e piangendo allo stesso tempo) abbiamo letto la sua viva descrizione e a parer nostro farà ridere e pensare anche te.

C’è qualcosa che va cambiato e lo vogliamo cambiare. Ora.

Twitter: @Lavvelenata

In grassetto (logicamente) la mia posizione e in nero quella dell’imprenditore con relativa traduzione dal dialetto veneto all’italiano.

I: Si ma cossa serve far un piano estero se ghe piase el prodotto che fasemo i lo compra istesso.
(Si ma cosa serve fare un piano estero se gli piace il prodotto che facciamo lo comprano ugualmente)

. e già qui gli avrei stretto la mano, cordialmente mandato a f****** e me ne sarei andata in piscina termale …

IO: Vede per come tutte le cose bisognerebbe avere degli obiettivi e forse se li scriviamo su un pezzo di carta magari riusciamo anche a valutare le strategie per raggiungerli .

I: No no qua perdemo tempo e basta. Forse no la ga mia capio che mi vojo ndar vendare all’estero no far piani, strategie e menae varie. No go mia tempo da perdere mi.
(No no qui stiamo perdendo tempo e basta. Forse non ha capito che io voglio andare a vendere all’estero, non far piani, strategie e “menae” (non trovo traduzione che renda) varie. Non ho mica tempo da perdere.

… e qui gli avrei ristretto la mano, ricordialmente mandato a f******  e oltre alla piscina termale me ne sarei andata al ristorante mexicano ad ubriacarmi tra Corona e nachos …

IO: Senta una cosa io sono abituata a lavorare e procedere per passaggi. Per arrivare su in cima al rifugio metto un piede avanti all’altro camminando sul sentiero e non prendo la seggiovia.

I: Si va ben dai vanti fasemo sto piano. Cossa vola saver ?
(si va bene dai avanti facciamo sto  piano. Cosa vuole sapere ?)

….. tralascio l’intercalare di santi e madonne tipiche del linguaggio popolare veneto …

IO: Facciamo così se lei è d’accordo io le dò due tre punti .. tipo delle domande .. e lei mi risponde con calma, io valuto le sue risposte e dopo ne discutiamo assieme ..

I: E no porco e fora, no la ga mia capio che mi no go mia tempo de fare sti quiss. Mi la go ciamà qua perchè vojo ndar vendare all’estero (e porco qua e porco la) no a farme tante domande. Ghe ripeto che no go mia tempo da perdare qua se produce no se ciacoea.
(E no porco …, non ha mica capito che non ho tempo per fare i quiz. L’ho chiamata perchè voglio andare all’estero (e porco qua e porco la) non perchè mi faccia tante domande. Le ripeto che non ho tempo da perdere qua si produce e non si chiacchiera.

IO: Bon e alora sicome gnanca mi no go tempo da perdere, me diga subito perchè c**** el vol ndare all’estero.
(passo al dialetto in maniera molto veloce quando mi sfracassano le ovaie … trad. bene e allora siccome neanche io ho tempo da perdere, mi dica subito perchè cazzo vuole andare all’estero).

I: Perchè qua no me paga pi nesuno, i cinesi me gà portà via el lavoro, mi no gea fasso più e i me ga dito che l’estero i paga de sicuro.
(perchè qui non mi paga più nessuno, i cinesi mi hanno portato via il lavoro, io non ce la faccio più e mi hanno detto che l’estero paga di sicuro)

IO: Capisco. Ma non mi sembrano motivazioni sufficienti per iniziare un percorso di internazionalizzazione.

I: Cossa voea dire co questo che no a me dà na man come che a ga fato co …. ?
(Cosa vuole dire che non mi aiuta come ha fatto con la ditta ….

IO: Ha capito benissimo. Portare la sua azienda su uno o più mercati esteri è un processo di complessità paragonabile all’inizio di una nuova attività d’impresa. Voi qui in Italia siete conosciuti dal mercato e conoscete i segreti del mercato e della concorrenza. I vostri prodotti sono buoni, avete una buona capacità produttiva, si vede nel prodotto la passione che avete per i dettagli e per le cose fatte bene ma avete troppa fretta di partire per nuovi mondi e la fretta oltre che essere cattiva consigliera porta al totale fallimento.

I: Ma se mi go un bel prodoto tutto el resto ze ciacoe.
(Ma se io ho un buon prodotto tutto il resto sono chiacchiere)

IO: Allora senta un paio di cose:
- fuori dall’Italia nessuno vi conosce, siete gli ultimi arrivati. Quanti anni avete impiegato per farvi conoscere in Italia ?
- non conoscete il cliente: chi vi dice che il cliente indiano abbia gli stessi gusti, bisogni e abitudini uguali a quelli italiani ? 
- ottimo il vostro prodotto ma se non conoscete il cliente non potete sapere a priori che il vostro prodotto va bene.
- non conoscete i concorrenti presenti su quel mercato, non sapete come di muovono, che peso hanno.
- per quanto buon prodotto come lo proponete se non avete nessuno che lo distribuisce, promuove, ecc.

I: La ga mia tutti i torti a dir la verità ma ghe ripeto mi no go mia tempo da perdare. Mi vojo ndar all’estero e ea me deve aiutare.
(non ha mica tutti i torti a dire la verità ma le ripeto che io non ho tempo da perdere. Io voglio andare all’estero e lei mi deve aiutare).

IO: Senta facciamo una cosa del genere visto che tempo da perdere non ne abbiamo entrambi. Lei pensi bene cosa è disposto a perdere andando all’estero.

I: e che c**** ghe ze da perdar ndar all’estero.. i ga tutti fatto i schei vendendo all’estero e ea me dise cossa che vojo perdare ..
(e che c**** ci sarebbe da perdere andando all’estero .. hanno fatto tutti i soldi vendendo all’estero e lei mi dice cosa voglio perdere)

IO: Guardi è stato un piacere incontrarla ma adesso devo andare perchè mi aspetta un’azienda che ha deciso di andare all’estero per aumentare il giro d’affari, aumentare i profitti, diversificare il rischio di dipendere da un unico mercato, venire a contatto con nuove esperienze, idee, aumentare la competitività. Un’azienda che ha capito i vari rischi di andare all’estero, rischi economici, monetari e politici. E a cui ho scelto di dare una mano.

I: Ma anca mi vojo far cossita
(ma anch’io voglio fare così)

IO: Le mando una mail con le domande …

I: Costea tanto ea per darme na man ?
(costa tanto lei per darmi una mano ?)

IO: No perchè se non avessi queste sfide a portata di mano sarei morta.

Arrivederci.

Fonte: Occasioni perse

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