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Economia

Srl semplificata o Ltd. Inglese?

Molti sono i contatti che abbiamo ricevuto per ottenere maggiori informazioni sia sulle srl semplificate sia sul regime dei minimi.

Il fattore comune a tutti i contatti? Essenzialmente la ricerca di tutte le possibilità di svolgere affari in Italia con qualche agevolazione fiscale.

I fatti di cronaca nera imprenditoriale di questi giorni in Veneto fanno riflettere e dovrebbero far riflettere ancor di più lo stato, equitalia e tutto un sistema fiscale, creditizio e burocratico che sostanzialmente non funziona e sta distruggendo l’economia (imprenditoriale.) Giustificare il tutto con la frase “c’è la crisi quindi…” ha stancato e non produce nulla di nuovo.
L’Italia, (di sicuro non ti dico nulla di nuovo) è  al primo posto in Europa per le tasse sulle imprese. Il peso complessivo di tributi nazionali e locali e dei contributi sociali è del 68,6%.

Questo dato non è inventato ma è quanto indicato da Paying Taxes 2011 uno studio realizzato dalla Banca Mondiale e dalla società di consulenza PricewaterhouseCoopers. Su 183 paesi esaminati, l’Italia risulta al 167º posto, tra i paesi in cui complessivamente è più pesante il carico del prelievo.
Se capisci l’inglese dai un occhio qui  il dato di cui ti ho parlato si trova a pagina 28.

Proprio perchè non vogliamo fermarci ad additare il problema senza rimboccarci le maniche e non ci interessano nemmeno le chiacchiere da salotto politico  abbiamo deciso di parlare in una serie di articoli di come funziona negli altri stati UE la costituzione di srl e la tassazione societaria.

In questo primo post parleremo di come funziona in Inghilterra la limited company, ovvero la srl di stampo inglese. A te starà capire se è interessante o meno e soprattutto se possa essere alternativa alla classica srl o alla neonata srl ad un euro.

LTD INGLESE

Capitale sociale della Limited: Il capitale sociale minimo è di 100 Sterline ed ALMENO una sterlina deve essere fisicamente versata (circa 1,5 €) – Idea a cui si è ispirata la srl semplificata. Se ad esempio decidi per un capitale sociale di 1000 Sterline basta versarne 1 senza essere obbligati a versare le altre 999.

Costituzione: Non è necessario atto pubblico nè l’intervento del notaio e non è nemmeno richiesta l’iscrizione nel registro delle imprese.

Oggetto Sociale: L’oggetto sociale di una ltd può essere “Tutto ciò che è legale” in modo da dare ampio respiro alle attività societarie.

Costi costituzione: Il costo è di circa 500 €, paragonato ai circa 3.500 € di una srl ed ai circa 700-800 della srl semplificata.

Agevolazioni: La LTD viene essenzialmente definita come “small company” e può accedere ad esenzioni IVA quando risponde ad almeno 2 dei seguenti 3 requisiti:

  • Un giro di affari annuale inferiore a 5,6 milioni di sterline,
  • Un totale di bilancio inferiore a 2,8 milioni di sterline,
  • Meno di 50 dipendenti.

Statuto: Il companies act del 2006 ha previsto uno statuto standard che si applica automaticamente nel caso in cui i soci fondatori non vogliano disporre diversamente. E’ inoltre previsto (se lo si desidera) l’anonimato dei soci.

Tassazione:   Sono previsti tre scaglioni nella tassazione dei profitti:

  • 20% per profitti fino a 300.000 Sterline;
  • Tra il 20% ed il 24%  tra 300.001 sterline e 1.499.999 sterline;
  • 26% per i redditi oltre 1.500.000 sterline;

Partita IVA: Non si è costretti a richiederla se si prevede che il giro annuale dell’impresa sarà inferiore a 70.000 sterline. Questo comporta ovviamente una semplificazione amministrativa nella gesitone societaria.

Ma… si può operare in Italia con una limited Inglese?

La legislazione Europea, ed in particolare gli articoli 49 e 54 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea nonchè svariate sentenze della Corte di Giustizia Europea (Centros, Überseering e Inspire Art) consentono alle società costituite nei Paesi membri dell’UE di operare liberamente in ogni altro Paese membro, restando assoggettate alla legge del Paese di origine (c.d. libertà di stabilimento)

Quindi una società inglese che volesse operare in Italia tramite una sede secondaria rimarrebbe assoggettata a quanto stabilito nel proprio statuto redatto secondo la normativa inglese ANCHE nel caso in cui la società operi solo ed esclusivamente in Italia. Essenzialmente all’Italia interessa che su quanto generato a livello di reddito nel mercato Italiano venga pagato in Italia essendo il reato di esterovestizione molto delicato.

In sostanza l’imprenditore Italiano ha la facoltà di scegliere la forma giuridica per esercitare la sua attività e può prendere in considerazione anche altri paesi UE e non è di sicuro un’invenzione dell’ultima ora basta pensare che in Germania ed Olanda dal 2002 ad oggi sono circa 30.000 le imprese che si sono costituite nella forma di ltd operando come sedi secondarie di società inglesi.

A breve tratteremo anche le legislazioni degli altri paesi UE. Seguici.

 Foto: by LaertesCTB  via Flickr, C.C. Attribution.

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